Truffe, droga e rifiuti nel brindisino
Servizio straordinario di controllo del territorio della provincia di Brindisi per prevenire il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole superiori e nei luoghi di ritrovo delle giovani generazioni. L’attività di prevenzione è volta a frenare il fenomeno, dopo quanto accaduto a San Vito dei Normanni, dove un 30enne positivo ai cannabinoidi si è accasciato sul marciapiede e trasportato in stato confusionale all’ospedale 'Perrino'. Nel corso del servizio sono stati segnalati 23 giovani, sorpresi con modiche quantità di stupefacente sottoposto a sequestro.
Servizio straordinario di controllo del territorio effettuato da parte dei Carabinieri delle Compagnie del Comando Provinciale di Brindisi, per frenare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti tra le giovani generazioni. L’attività è stata svolta vicino agli istituti superiori maggiormente frequentati e ai luoghi dove vi è la presenza massiccia di giovani. Alle attività hanno preso parte attiva i militari del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno con due unità antidroga.
Vittime delle droghe non solo le giovani generazioni, si pensi a quanto accaduto ad un 30enne di San Vito dei Normanni che è stato segnalato alla Prefettura di Brindisi per detenzione per uso personale di stupefacente. L’uomo era in giro per la città quando si è accasciato sul marciapiede a causa di un malore verosimilmente dovuto all’assunzione di stupefacente. Soccorso e trasportato nell’ospedale Perrino di Brindisi, gli è stato diagnosticato un trauma cranio-facciale nonché stato confusionale e riscontrato positivo ai ‘cannabinoidi’.
Nell’abitazione dell’uomo è stata effettuata una perquisizione ed è stato rinvenuto un involucro con 4,5 grammi di marijuana, sottoposta a sequestro. Sintomatico questo fatto per ribadire la grande pericolosità anche di quelle che vengono solitamente definite le droghe leggere che in alcune circostanze si possono rivelare letali.
Nel corso del servizio, 23 giovani sono stati segnalati quali assuntori di stupefacente: rispettivamente 5 a Brindisi, 3 a San Vito dei Normanni, 2 a Latiano, 3 a Carovigno, 4 a Francavilla Fontana uno a Erchie, 3 a Fasano, 2 a Pezze di Greco. Si tratta di giovani di età compresa tra i 17 e i 25 anni, che nel corso della perquisizione personale sono stati trovati in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana per uso personale. Nel complesso, sono stati sequestrati 18 grammi di marijuana e 14 grammi di hashish, oltre a 4 spinelli. Tutto lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro.
Oria, deve espiare 5 mesi e 28 giorni di reclusione per furto aggravato in abitazione.
I Carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione di detenzione domiciliare, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica del Tribunale di Brindisi, nei confronti di Giudice Giovanni 62enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena residua di 5 mesi e 28 giorni di reclusione per furto aggravato in abitazione.
L’evento risale al luglio del 2012, quando l’arrestato si introdusse nell’abitazione di una signora di Oria asportando oggetti e denaro contante per più di 2.000 euro. Venne comunque notato fugacemente dalla parte offesa, che ne descrisse i tratti ai carabinieri che riuscirono ad individuarlo e arrestarlo. Nella circostanza, venne recuperata l’intera refurtiva e restituita all’avente diritto. A seguito dell’esecuzione dell’odierno provvedimento, l’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato nella Casa Circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Brindisi: attività di contrasto al fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti. Individuati a febbraio altri 22 siti da sottoporre a bonifica.
Continua l’attività di monitoraggio dei Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi rivolta alla tutela del bene collettivo della sanità pubblica, mediante l’immediata individuazione e richiesta di bonifica di tutti quei luoghi interessati dal fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti. Infatti, nel decorso mese di febbraio, con controlli pressoché quotidiani su tutto il territorio della provincia di Brindisi, sono stati documentati ben 22 siti interessati dall’abbandono dei rifiuti per i quali come previsto dalla normativa di settore, decreto legislativo 152/2006, sono state interessate le Autorità preposte per le prescritte opere di ripristino e bonifica.
Tali puntuali interventi, oltre a rendere alla collettività il primario ed essenziale servizio della salubrità pubblica, contribuiscono in maniera efficace a restituire al territorio in cui viviamo, e quindi alla popolazione, quella bellezza paesaggistica che, purtroppo, troppo spesso, viene calpestata. Tali comportamenti, connotati da scarsissimo senso civico, dequalificano il territorio, riverberandosi pure in maniera indiretta sullo stato di salute anche economico della provincia, danneggiandone inevitabilmente la qualità della vita, l’immagine e nondimeno l’”appetibilità” per tutti quei turisti, anche stranieri, che puntano a voler trascorrere qualche giorno nel territorio provinciale e nazionale.
È anche questo, dunque, in linea con le finalità indicate negli artt. 2 e 4 del decreto legislativo 152/2006, che recepisce e attua a sua volta varie stringenti direttive europee, lo spirito con cui i controlli dei Carabinieri nella provincia proseguiranno specifico settore. Al riguardo, peraltro, pesanti sono le ripercussioni sanzionatorie per tutti coloro i quali saranno individuati quali trasgressori della specifica normativa a salvaguardia dell’ambiente. In particolare, la specifica condotta è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 3.000 euro, cifra che viene raddoppiata per raggiungere i 6.000 euro qualora lo sversamento riguardi rifiuti pericolosi (materiali infiammabili, corrosivi, di provenienza industriale, amianto, ecc.).
Per quanto concerne le discariche incontrollate che si notano lungo gli assi viari, rappresentate da accumuli di rifiuti collocati all’interno delle piazzole di sosta, dei canali di scolo, sulle complanari e sulle scarpate oggetto di monitoraggio in agro del Comune di Francavilla Fontana, la Stazione Carabinieri competente per territorio ha già segnalato nell’anno 2018, sia al sindaco sia alla direzione dell’A.N.A.S. di Brindisi la loro presenza. In particolare, lungo la circonvallazione SS7 Appia direzione Brindisi Km. 682, in contrada “Cento Rizzi” lungo il canale di scolo confinante con la sede stradale, e nelle contrade “Rinalda”, “Capece”, e “Tredicina”.
Per quanto concerne i cumuli di rifiuti abbandonati sulle strade, nelle aree di servizio, ogni Comune può imputare all’ente proprietario della strada l’omessa vigilanza, con gli obblighi di rimozione e smaltimento ed il ripristino dello stato dei luoghi. Infatti, vanno in questa direzione le pronunce da parte di alcuni T.A.R. (Campania, Puglia), riguardo la legittimità dei provvedimenti comunali che impongono all’ente gestore, per fini di tutela ambientale, di provvedere alla pulizia dai rifiuti abbandonati sulle strade statali in gestione e al relativo corretto smaltimento. I Tribunali amministrativi, in sostanza, hanno affermato che in assenza dell’individuazione del responsabile, vada ascritta all’ente gestore a titolo di colpa la mancata adozione delle misure necessarie volte ad evitare il deposito di rifiuti da parte di terzi, non avendo usato l’ordinaria diligenza che prevede un obbligo da parte del gestore di provvedere alla pulizia delle strade e delle loro pertinenze.
Tuturano, riattiva il gas metano rimuovendo i sigilli applicati per morosità.
Fenomeno meno diffuso rispetto al furto di energia elettrica, ma ugualmente presente nello scenario provinciale e per il codice penale il furto di gas metano rientra tra i casi di furto aggravato. Sono i morosi i principali artefici di questo reato, che per poterlo commettere effettuano la rottura dei sigilli apposti dalla società erogatrice che ne ha sospeso la fornitura. È utile rammentare che la manomissione dei sigilli dell’impianto, nonché della valvola erogatrice, determina la mancanza di sicurezza dell’intero impianto, che non risulta più a norma.
Tangibile, infatti, è il rischio di perdite che costituiscono la potenziale minaccia di possibili deflagrazioni che oltre a coinvolgere l’appartamento “interessato” ove i sigilli sono stati manomessi attinge anche gli appartamenti vicini determinando seri danni a strutture e persone. Nella circostanza, la Stazione Carabinieri di Tuturano ha deferito in stato di libertà una 55enne del luogo. La donna ha rimosso i sigilli di chiusura apposti dai tecnici della società erogatrice del servizio a seguito di morosità. Al momento non è stato possibile computare il numero dei metri cubi di gas metano sottratti e il conseguente controvalore economico che ne è derivato, è stato solo possibile elaborare una stima approssimativa che si aggira sui 1.556 m.c. per un valore di circa 1.300 euro.
San Donaci, 36enne di Ostuni residente a Villa Literno, fingendosi agente assicurativo, ha rilasciato polizze false pagate con postepay.
A San Donaci, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà un 36enne originario di Ostuni ma residente a Villa Literno per il reato di truffa. L’uomo, fingendosi agente assicurativo, ha rilasciato polizze assicurative risultate false che le vittime hanno pagato mediante ricariche su carta prepagata poste-pay intestata al denunciato. L’attività è scaturita dalla denuncia presentata nel luglio scorso da un 31enne del luogo che aveva versato, per l’assicurazione di un motociclo, a favore del truffatore 370 euro sulla carta ricaricabile rilasciata dalle poste italiane.
Dagli ulteriori accertamenti è emerso che i destinatari della truffa sono oltre 30 soggetti, residenti in varie parti del territorio nazionale, gli stessi credendo di stipulare vere polizze online con Compagnie assicurative, hanno accreditato somme di denaro sulla carta postepay del truffatore. Questa tipologia di truffe è purtroppo frequente e spazia dai servizi, esempio case vacanze, appartamenti, assicurazioni, ai prodotti materiali, ciclomotori, auto, televisori, prodotti di elettronica. Molto spesso, gli ignari acquirenti si fanno irretire dai prezzi alquanto vantaggiosi ponendo fiducia agli annunci che dovrebbero corrispondere alla realtà, non ricevendo quello che hanno acquistato o al massimo ricevendo prodotti scadenti.
Molti sono convinti di aver concluso un affare ed invece vengono depauperati della somma versata quale anticipo dell’oggetto prescelto. Vani poi si rivelano i tentativi successivi di contattare il venditore che si eclissa. Il suggerimento base da seguire per non cadere nella truffa è quello di porre sempre la necessaria attenzione e cautela negli acquisti attraverso piattaforme commerciali non facendosi fuorviare dal prezzo invitante.