Tari: Sgarro vs Casarella (e viceversa)
Ieri la denuncia di Fratelli d’Italia su “pesanti e contestabili” accertamenti Tari a Cerignola non esulava da richiami a responsabilità a vecchi e aspiranti capipopolo. Oggi la risposta di Tommaso Sgarro, ex consigliere comunale oggi a capo di ‘Noi – Comunità in Movimento’, a cui Gianvito Casarella, portavoce cittadino FdI, ha già controbattuto. E la questione si trasforma in diatriba politica a mezzo social.
“I pazzi siete voi – titola Sgarro sulla sua pagina Facebook -, 14 milioni di euro sulle spalle dei cerignolani penso siano un valido motivo ‘per andar per campagne ad agitare le folle’. Lo ha capito la cittadinanza ma non lo ha compreso chi è abituato a fare politica in salotto e, dopo aver fatto da stampella all’amministrazione sciolta per infiltrazione mafiosa, ritiene normale che i cittadini di Cerignola paghino la Tari più alta d’Italia.
Perché di questo stiamo parlando da 2 anni! Non servono miracoli, per assicurare un servizio di igiene urbana più decoroso.Non servono scienziati per adeguare i costi del servizio alla media nazionale.
Basta applicare la legge nella stesura del PEF, nel calcolo delle aliquote e nella tenuta delle liste di carico delle utenze. Solo così finiremo di far pagare ai cittadini le cambiali elettorali e le assunzioni clientelari che hanno portato Cerignola in testa alla classifica tra gli 8000 comuni d’Italia. Lo avete capito o no???
A differenza vostra, noi abbiamo combattuto al fianco dei cittadini lo scellerato aumento dell’amministrazione Metta” tuona Sgarro ma Casarella presto controbatte sulla propria bacheca: “ristabiliamo la verità: l’attuale gruppo dirigente di Fratelli d’Italia è nato dal 2017, sempre all’opposizione (esterna al Consiglio) rispetto al sindaco poi commissariato. Dovrebbe saperlo Sgarro, anche se mai c’ha manifestato solidarietà quando le nostre posizioni coraggiose ci hanno esposti a rischi. Piuttosto, quel fatale 31 luglio 2018, la sinistra di Sgarro non assicurò i numeri che avrebbero mandato a casa Metta ed impedito il +36% alla Tari. Altro che chiacchiere”.
Ma Sgarro appare certo del suo operato: “A differenza vostra, noi abbiamo consegnato alla Commissione una dettagliata relazione su tutte le anomalie inerenti la TARI. A differenza vostra abbiamo definito una precisa strategia per provare a fare rientrare il massacro economico delle TARI 2018-2019. A differenza vostra proveremo ad evitare il bagno di sangue ai cittadini con il ricorso in Commissione Tributaria per quell’aumento del 36% che voi ritenete normale.
Confondere, inoltre, l’accertamento della TARI 2015, frutto anche del recupero di utenze fantasma, con il caos che va dal 2018 in poi è frutto o di malafede o di ignoranza. Chi fa demagogia dunque?”.
Ma Casarella sorvola e insiste: “Reiteriamo le domande, che tra insulti e bugie, ha mancato di leggere: che fine hanno fatto quegli avvisi? Se arriveranno a breve i solleciti, li pagherà lui a quella gente o andrà lui in Commissione Tributaria? O aggiungerà sangue al sangue, rigorosamente altrui?
La Tari si abbassa con azioni concrete che aumentino la raccolta differenziata, si abbassa puntando alla tariffa puntuale del “più ricicli, meno paghi E ricordiamo che lui suggerì di portare i rifiuti all’interporto… come poi fece Metta. La Tari, però, è andata alle stelle perché una dissennata condotta comunale ha fatto perdere gli impianti, e il suo compagno Emiliano ha disposto tariffe e viaggi assai più onerosi”.
Ma nella ‘versione’ di Sgarro: “A differenza vostra noi sappiamo quello che va e andrà fatto, per voi invece è normale che i cittadini paghino più del dovuto.Entro fine anno, avrebbero dovuto approvare e trasmettere il PEF 2020: cioè il 2020 è passato ma non sappiamo il costo del servizio! A voi sembra normale?
Forse ‘qualcuno’ non se n’è accorto ma c’è stata una pandemia che ha bloccato il Paese, il Ministero ha concesso proroghe ma la questione, presto o tardi, uscirà fuori. In tutti i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, il servizio di raccolta dei rifiuti risulta carente e costoso, e Cerignola è l’ennesima tragica conferma.
Uscite dal salotto e venite tra la gente a combattere questa battaglia di civiltà e legalità” e conclude con un “consiglio finale: studiate, perché quando si vuole parlare di qualcosa non è obbligatorio informarsi ma opportuno certamente sì, altrimenti si rischia di dire ‘castronerie’ e fare il gioco di chi ha messo il cappio al collo della cittadinanza cerignolana”.
Intanto le cartelle restano (ndr)…