Sparatoria a Cagnano Varano: carabiniere morto, 65enne in manette
Era un semplice posto di blocco, una giornata lavorativa come un’altra per Vincenzo Di Gennaro, maresciallo dei carabinieri in servizio a Cagnano Varano, l’ultima giornata lavorativa per il 45enne in divisa.
È la spietatezza umana la protagonista dell’odierna disgrazia che vede vittime due uomini di legge impegnati in un ordinario servizio nella piazza centrale di Cagnano Varano nel foggiano, pochi i dettagli sull’accaduto che ha portato al ferimento di un carabiniere, l’uccisione di un altro e la fuga di un uomo che, nel tentativo di evitare un posto di blocco, ha tirato fuori una pistola e ha iniziato a sparare contro la pattuglia.
Inutile il pronto intervento degli operatori del 118 per il vice comandante della stazione, fuori pericolo invece il collega, ferito al fianco e al braccio, ora in ospedale. È caccia all’uomo sul Gargano, i carabinieri di foggia, che indagano sul caso, hanno già tratto in arresto un illeso pregiudicato 64enne con precedenti per spaccio e, pare, recuperato anche l’arma.
Voci di solidarietà dal mondo della politica, mentre Di Maio posta sui social “Questo omicidio non ha colpito solo due servitori dello Stato, ma l’intero Stato. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi. Ora basta, ci sarà una reazione!”, il ministro dell’Interno Matteo Salvini promette: ”impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le Forze dell’Ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate”.
Sulla stessa linea il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta: “Quanto accaduto nella piazza principale di Cagnano Varano è inaccettabile. Il mio cordoglio alle famiglie, la mia vicinanza e il mio abbraccio. Deve essere chiaro: non ce ne staremo con le mani in mano. Bisogna rispondere e bisogna farlo con forza”.