Omicidio Carella, 14 anni per l’assassino
Brindisi. Omicidio Carella, 11 aprile 2007. Colpo di pistola alla testa. Giuffrida deve espiare la pena complessiva di 14 anni e 18 giorni di reclusione, con differimento nelle forme di detenzione domiciliare in comunità.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno tratto in arresto Giuffrida Gennaro, 40enne del luogo, in atto sottoposto agli arresti domiciliari, in esecuzione dell’ordinanza di differimento della pena nelle forme della detenzione domiciliare presso la comunità “Incontri” a Putignano (BA) fino al 3 dicembre 2020, emessa dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, dovendo espiare una pena complessiva di 14 anni e 18 giorni di reclusione, per i reati di omicidio tentato e consumato, porto illegale di armi, furto, estorsione e danneggiamento.
I fatti risalgono alla tarda serata dell’11 aprile 2007, quando in via Appia, l’uomo, a bordo di un veicolo, esplose alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un’autovettura Lancia Y; uno dei colpi colpì alla testa il passeggero Carella Daniele, allora 32enne, di Brindisi. La vittima, condotta presso l’ospedale Perrino di Brindisi dal conducente, morì tre giorni dopo.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato accompagnato nella citata comunità, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Fasano e Cisternino, servizio straordinario di controllo del territorio: arrestate 2 persone (fra cui un minore) in aggravamento di misura cautelare e 2 denunciate a piede libero. Sono state effettuate 7 perquisizioni, 61 le auto controllate con 84 persone identificate di cui 19 di particolare interesse operativo.
I Carabinieri della Compagnia di Fasano, con l’ausilio del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nelle città di Fasano e Cisternino, con l’esecuzione di posti di controllo e perquisizioni. L’attività è stata finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati contro la persona e il patrimonio, nonché al controllo della circolazione stradale sulle arterie interessate da maggior traffico per prevenire e reprimere condotte di guida che mettono in pericolo l’incolumità delle persone. Il servizio attuato ha anche interessato l’area periferica nonché le contrade rurali dei due centri. Nell’ambito delle attività i militari hanno:
– tratto in arresto:
. un minore (16enne) di Bari, attualmente collocato presso la comunità educativa per minori “F. Convertini” di Cisternino, poiché colpito da un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Bari – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari. In particolare, la misura cautelare deriva dalla richiesta di aggravamento del provvedimento cui il giovane era già sottoposto a seguito di reiterate violazioni commesse dallo stesso nel decorso anno nella citata comunità. Al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso l’istituto penitenziario minorile di Bari;
. un 24enne di Fasano, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, poiché colpito da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dalla Corte di Appello di Lecce – Sezione Unica Penale, in aggravamento dell’attuale provvedimento. La nuova misura cautelare segue la richiesta di aggravamento avanzata dal personale operante a carico del prevenuto a seguito del suo arresto in flagranza di reato per evasione lo scorso 13 dicembre 2019. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Brindisi;
– deferito in stato di libertà:
. un 28enne di origine cinese residente a Cisternino, regolare sul territorio nazionale, per sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro; in particolare, l’uomo, in qualità di custode di un autoveicolo Mercedes “Classe A” di proprietà di un connazionale, sottoposto a sequestro disposto dall’Autorità Amministrativa, ha violato iprescritti obblighi, consentendone l’alienazione;
. un 22enne di origine albanese residente a Ostuni, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. il giovane, a seguito di specifico controllo, non è stato trovato all’interno della sua abitazione, senza alcuna autorizzazione.
Nel complesso, i Carabinieri hanno effettuato 7 perquisizioni, 61 le auto controllate con 84 persone identificate di cui 19 di particolare interesse operativo.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposta dall’Autorità Giudiziaria.
Villa Castelli, 4 giovani del luogo di età compresa tra i 20 e i 33 anni denunciati per una rissa accaduta sabato 30 novembre.
I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, al termine degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà quattro giovani del luogo per il reato di rissa. I fatti sono accaduti il 30 novembre scorso in Piazza Municipio di Villa Castelli, dove due fazioni, complessivamente composte da quattro persone, si sono fronteggiate con calci e pugni. Sono tutti giovani del luogo di un’età ricompresa tra i 20 e i 33 anni. Il movente della rissa è da ascrivere a non meglio precisate ragioni. A seguito dell’esame delle immagini degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati, i Carabinieri hanno ricostruito con dovizia di particolari tutte le fasi dell’evento. A seguito della colluttazione uno dei partecipanti ha fatto ricorso alle cure del 118, intervenuto sul posto.
Brindisi: rintracciati 4 migranti iracheni, di cui 3 uomini e una donna incinta, sono stati denunciati per ingresso illegale sul territorio nazionale.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, al termine degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà quattro giovani, di età compresa tra i 19 ed i 25 anni, tutti di nazionalità irachena, di cui tre uomini e una donna in stato di gravidanza, per ingresso illegale sul Territorio dello Stato. I quattro, a seguito di segnalazione di un automobilista, sono stati rintracciati, intorno alle ore 00:45 della scorsa notte, sulla S.P. 613, all’altezza di Tuturano e al termine dei controlli sanitari, sono stati accompagnati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso il locale Centro CPR/Cara di Restinco.