• 31 Ottobre 2024 10:50

‘Legge Tutolo’, ecco perché Lucera dice ‘no’

DiRaNews

Mag 8, 2022

‘Legge Tutolo’, ecco perché Lucera dice ‘no’

Nel Consiglio Comunale del 20 aprile scorso, su proposta di alcuni consiglieri di minoranza, si sarebbe dovuta approvare una deliberazione inerente la c.d. “Legge Tutolo” sulle zone agricole. L’accapo è stato respinto e ciò ha prodotto le inevitabili polemiche, il sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta, decide allora di fare chiarezza col seguente comunicato stampa.

Si deve premettere che, a scanso di possibili equivoci, l’amministrazione Pitta è unanimemente concorde nel prevedere un aumento regolato dell’indice di edificabilità nelle zone agricole al fine di agevolare gli investimenti produttivi nel nostro territorio e sposa, nelle intenzioni, lo spirito della Legge n.39 del 2021.

Tuttavia, va chiarito che applicare una legge regionale tecnicamente scritta male, lacunosa e soggetta tra l’altro ad un ricorso avanti alla Corte Costituzionale per il suo annullamento, non è cosa semplice. Se davvero si vuole dare al mondo dell’agricoltura un aiuto e un impulso alla realizzazione di annessi produttivi per un incremento delle attività economiche del settore, lo si deve fare con strumenti che non serbino spiacevoli sorprese in futuro, poiché tali interventi comportano investimenti economici importanti che devono essere affrontati con solide certezze e senza ombre di dubbi.

La Legge Regionale n.39 del 2021 (c.d. Legge Tutolo), comporta un rilevante incremento dell’indice di edificabilità nelle zone agricole, portandolo da 0,03 mc/mq a 0,1 mc/mq, poiché il fine dichiarato è proprio quello di consentire l’insediamento di capannoni e altri annessi agricoli non residenziali, limitando o escludendo il ricorso all’asservimento di altri suoli dei quali si utilizza la cubatura per trasferirla su quello di interesse. In termini numerici, considerando che la zona agricola del Comune di Lucera è pari a circa 30.000 ettari, l’incremento di cubatura riversato sul territorio è pari a 21.000.000 di metri cubi. Ventuno milioni di metri cubi.

I consiglieri di minoranza hanno inserito all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale una proposta di Delibera, duole dirlo, senza né capo, né coda e totalmente avulsa da qualsiasi fondamento normativo. Vista la complessità e delicatezza della materia si è quindi deciso di porre un quesito alla Regione Puglia. È giunta, prontamente, la risposta del competente Ufficio Regionale che ha precisato come occorra una procedura di variante al PUG per l’applicazione della possibilità di aumento dell’indice di cubatura introdotto dalla “Legge Tutolo”. In pratica, come sostenuto sin dal primo giorno, si deve seguire l’iter previsto dalla Legge e cioè adottare una variante, pubblicarla per eventuali osservazioni e poi definitivamente approvarla, e non poteva essere diversamente data la chiarissima previsione normativa, artatamente omessa e sottaciuta.

Tra l’altro è proprio la Regione a confermare e sottolineare che la suddetta “Legge Tutolo” è anche oggetto di impugnazione innanzi alla Corte Costituzionale per il suo annullamento.

Si attende ora la risposta di altri Uffici Regionali interpellati per avere indicazioni e disposizioni sulla necessità o meno di corredare la suddetta variante della Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

Il deliberato proposto dai consiglieri di minoranza denota quindi un’abissale mancanza di conoscenza delle norme urbanistiche regionali e pertanto l’approvazione di quell’accapo avrebbe prodotto solo un atto illegittimo, causando ingenti danni per i privati e per il Comune, visto che i Permessi di Costruire rilasciati a seguito di quella deliberazione del Consiglio Comunale sarebbero stati a loro volta annullati. Chi avrebbe pagato i danni? Importanti finanziamenti revocati, gli imprenditori sul lastrico ed il Comune di Lucera (e quindi tutti i cittadini) trascinato in contenziosi legali forieri di danni milionari.

La Città e il mondo degli agricoltori hanno bisogno di provvedimenti seri ed efficaci, prodotti nell’interesse dei cittadini e nel rispetto delle leggi e non di una corsa ad appuntarsi una medaglia, anzi una patacca, sul petto.

Non appena vi sarà chiarezza sulle modalità applicative della suddetta Legge Regionale, questa Amministrazione si attiverà per la redazione della variante al PUG in applicazione delle norme vigenti, al fine di consentire alle nostre aziende agricole di fare sviluppo nel rispetto delle regole, con serenità e certezza.

Il Sindaco
Giuseppe Pitta
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