I TRE CITTADINI – Antonello Fiore per l’ambiente
Ha inizio in Campania con il Patrocinio morale del Parco Nazionale del Vesuvio, Città Metropolitana di Napoli e Comune di Napoli, il progetto ‘I tre cittadini’, libro audio-video per spiegare ai ragazzi e alle famiglie il rischio sismico ed il rischio idrogeologico.
Un piccolo manuale di educazione ambitale ideato con la collaborazione di Pino Zarbo e ispirato alla fiaba ‘I tre porcellini’ di Joseph Jacobs.
Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale: “Parte dalla Campania, esattamente dall’area vesuviana, il progetto ‘I tre cittadini’ tratto dall’audio/video/libro con il quale spieghiamo ai ragazzi e tramite loro anche alle famiglie il rischio sismico, idrogeologico, i comportamenti e perché è importante rispettare l’ambiente. E’ anche audio/libro con distribuzione ai ragazzi non vedenti. Un progetto pilota che andrà nelle scuole, grazie al Rotary Club di Ottaviano”.
Mario Tozzi, geologo: “Quella avuta dalla SIGEA e dal Rotary è un’idea vincente, credo in questo tipo di comunicazione. Il cambiamento climatico c’è, è anomalo, è accelerato e dipende dalle attività dell’uomo, bisogna parlare ai ragazzi”.
Antonella Pirolo, docente MIUR: “Il manuale è una rivisitazione de ‘I tre porcellini’ di Joseph Jacobs. L’audio/video/libro sarà il punto di partenza. Porteremo nelle scuole tre pilastri importanti: Costituzione, Economia Sostenibile, Cittadinanza Digitale. Il divulgatore scientifico sarà proprio il bambino. Faremo la divulgazione ambientale anche tramite Tik-Tok grazie a delle tracce musicali con le quali i ragazzi creeranno un balletto mediante il quale divulgheranno la sensibilità ambientale”.
Maria Di Nezza, Coordinatrice dell’Area Tematica Educazione Ambientale della SIGEA, ricercatrice INGV: “I dati dicono che in Italia il 30% degli adulti non ha ancora consapevolezza delle tematiche ambientali. Negli ultimi anni ci siamo rivolti soprattutto ai giovani, dobbiamo spiegare loro l’importanza della sostenibilità e dobbiamo farlo subito. Purtroppo tutto viene demandato alla scuola e se vediamo nella scala delle priorità delle materie, quelle scientifico-ambientali sono le ultime, sembra che queste tematiche non entrino a far parte della vita quotidiana e dell’economia”.