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Droga, furti e arresti nel brindisino

DiRaNews

Gen 29, 2019

Droga, furti e arresti nel brindisino

Oria: operaio 36enne del luogo, manutentore del verde nel cimitero comunale, arrestato in flagranza di reato di detenzione al fine di spaccio di stupefacente.

I Carabinieri della Stazione di Oria al termine degli accertamenti, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ZANZARELLI Donato 36enne del luogo. I militari di Oria nell’ambito dell’attività di monitoraggio del territorio, finalizzata alla prevenzione e repressione del  fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto tra le giovani generazioni, hanno effettuato una perquisizione all’interno dell’abitazione del 36enne con l’ausilio del cane “Zilo” del Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Modugno. Unitamente all’uomo che lavora in qualità di manutentore del verde  nell’ambito del cimitero di Oria, gli operanti si sono portati nella sua abitazione ove al primo piano, nella stanza da letto all’interno di un cassetto del comò, hanno rinvenuto una vaschetta in plastica con chiusura ermetica contenente 77 grammi di eroina, si tratta in pratica di una pietra compatta della predetta sostanza.

Nel prosieguo delle operazioni hanno rinvenuto un bilancino elettronico di precisione, intriso di stupefacente, due rotoli di nastro isolante nero, un coltello da cucina in acciaio e 54 bustine in cellophane monouso con chiusura ermetica, finalizzate al confezionamento delle dosi. All’interno del portamonete dell’uomo è stata rinvenuta la somma contante di 695 euro suddivisa in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’illecita attività di commercializzazione della sostanza stupefacente.  La droga e il materiale rinvenuto unitamente alle banconote sono state sottoposte a sequestro. Il 36enne tratto in arresto e, espletate le formalità di rito, è stato condotto nella casa circondariale di Brindisi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

Brindisi: nel 2018, nell’ambito dei controlli  a tappeto effettuati ai possessori di armi legalmente detenute, sia per difesa personale, sia per uso sportivo e caccia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno  arrestato 9 persone, deferito in stato di libertà 136, sequestrato 218 armi e 2.589 munizioni, controllato 2.959 detentori di armi legalmente detenute.

L’aumento dei delitti commessi in ambito domestico con le armi da fuoco, ancorché legalmente detenute, nonché i furti di esse, spesso custodite senza adottare  le necessarie cautele finalizzate a impedirne l’impossessamento, ovvero l’incauto maneggio da parte di soggetti che non sono in possesso dei necessari requisiti soggettivi,  impone tutta una serie di verifiche affinché non si ripetano incresciosi gravi episodi che hanno caratterizzato recentemente la cronaca nazionale turbando la coscienza collettiva. Gli interventi dei Carabinieri nello specifico settore mirano a scongiurare i potenziali imprevedibili pericoli che possono determinarsi con le armi. Questo è il motivo fondamentale per il quale, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, avvalendosi delle Stazioni dipendenti capillarmente presenti nel territorio, ha avviato il controllo di tutti i soggetti in possesso di armi, per la verifica della corretta detenzione e custodia in ossequio alla normativa vigente.

Le verifiche vengono esperite in ottemperanza all’articolo 38 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che recita “chiunque detiene armi o parti di esse e/o munizioni deve farne denuncia all’Ufficio locale di Pubblica Sicurezza o, quando questo manchi, al locale Comando dell’Arma dei Carabinieri”. La norma prevede altresì che “l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo e di prescrivere quelle misure cautelari che ritenga indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico”. Appare opportuno sottolineare e rammentare ai cittadini che la denuncia di detenzione deve essere ripresentata ogni qualvolta il possessore trasferisca l’arma in un luogo diverso da quello indicato nella precedente denuncia. E’ importante anche ribadire l’obbligo che incombe a coloro che ereditano armi e munizioni regolarmente denunciate dai congiunti defunti che devono formalizzare la denuncia di detenzione presso gli uffici della Stazione Carabinieri competente per territorio e nell’atto devono indicare la località e l’indirizzo dove le armi e il munizionamento verranno detenuti. Il detentore delle armi e delle munizioni, deve anche assicurare che il luogo di custodia offra adeguate garanzie di sicurezza, al fine di scongiurarne il furto ad opera di malintenzionati e l’incauto maneggio da parte di persone non abilitate. L’obbligo della corretta custodia si considera adempiuto, allorché, concretamente si adottano tutta una serie di cautele, quindi occorre assumere tutti quegli accorgimenti che porrebbe in essere una persona di normale prudenza.

Il successivo articolo 39 del T.U.P.L.S. stabilisce che il Prefetto della provincia, ha la facoltà di vietare la detenzione di armi e munizioni alle persone ritenute capaci di abusarne. Pertanto l’attività informativa e successivamente di verifica da parte dell’Arma dei Carabinieri mira anche all’acquisizione di tutta una serie di elementi utili al fine di porre l’Autorità Amministrativa preposta nelle migliori condizioni decisorie.

Nell’anno 2018, l’attività accertativa, nel complesso,  ha prodotto i seguenti risultati:

2.959 soggetti detentori di armi controllati;

136 deferiti a piede libero per inosservanza delle norme sulla diligente custodia, trasferimento dell’arma ad altro luogo, smarrimento, denuncia ex–novo per decesso del congiunto detentore, detenzione abusiva di armi e munizioni;

9 arresti, per illecita detenzione di armi comuni da sparo e per detenzione abusiva di armi clandestine;

218 armi sequestrate;

2.589 munizioni sequestrate;

4,8 Kg di polvere da sparo sequestrata;

84 proposte di revoca di porto d’armi avanzate.

Nel bimestre novembre/dicembre 2018, nell’intera

provincia le specifiche attività hanno fatto registrare i seguenti risultati:

432 soggetti detentori di armi controllati;

11 deferiti a piede libero per inosservanza delle norme sulla diligente custodia, trasferimento dell’arma in altro luogo, smarrimento, denuncia ex–novo per decesso del congiunto detentore, detenzione abusiva di armi e munizioni;

10 armi sequestrate;

496 munizioni sequestrate;

–         7 proposte di revoca di porto d’armi avanzate.

 

San Donaci: 28enne agricoltore arrestato per atti persecutori

I Carabinieri della Stazione di San Donaci hanno tratto in stato di arresto su ordinanza di sostituzione di  misura coercitiva  emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, un 28enne agricoltore del luogo per il reato di atti persecutori. L’odierna misura cautelare sostituisce il precedente “divieto di avvicinamento alla persona offesa”. L’uomo a seguito della mancata accettazione dell’interruzione della relazione sentimentale con la donna, ha molestato la vittima mediante numerose telefonate, SMS e messaggi inviati tramite social network, orientativamente dal gennaio al settembre scorso. In particolare le reiterate condotte di assillo e minaccia hanno determinato nella donna  un perdurante stato di ansia e paura, da ingenerarle un fondato timore per la propria incolumità, tanto da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita.

In maniera reiterata l’uomo si è appostato nei luoghi frequentati dalla giovane,  seguendola con la propria vettura, insistentemente le ha inviato messaggi molesti e minacciosi tramite i Social Network. In altre circostanze si è presentato sotto la sua abitazione  pretendendo di parlarle contro la sua volontà e cercando di sottrarle le chiavi della vettura dove la donna si era rifugiata. In una occasione la vittima è stata bloccata all’interno di un locale di intrattenimento ove la giovane era in compagnia di altre persone, inveendo al suo indirizzo  sino ad essere allontanato dal proprietario del locale. è anche emerso che si è presentato sul luogo di lavoro della vittima pretendendo con tono minaccioso di parlarle, tentando di rompere il vetro d’ingresso del locale con la spalla e con la testa e quando la giovane si è chiusa all’interno del locale ha tentato di alzare la serranda elettrica  sino a scardinarla dal binario.

Nel luglio scorso ha applicato del nastro isolante al citofono dell’abitazione della donna, facendolo suonare ininterrottamente e seguendola allorquando è uscita di casa. Nel mese di settembre è stato sottoposto  alla misura coercitiva personale  del divieto di avvicinarsi  ai luoghi abitualmente frequentati dalla parte offesa. Nonostante ciò l’uomo in più occasioni ha violato il divieto e le prescrizioni impostegli, pertanto nei suoi confronti è stata disposta la sostituzione della misura precedentemente impartita con quella maggiormente afflittiva degli arresti domiciliari. Quindi, è stato tratto in arresto  e accompagnato nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari, con le prescrizioni di non allontanarsi senza l’autorizzazione del Giudice, nonché di non comunicare con persone diverse da quelle che vi coabitano.

 

Latiano: denunciata coppia di Taranto per furto di alcolici e generi alimentari.

I Carabinieri della Stazione di Latiano, al termine degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà una coppia di pregiudicati della provincia di Taranto. L’individuazione dei responsabili è avvenuta a seguito dell’esame delle immagini dell’impianto di videosorveglianza di un supermercato del luogo. Gli indagati, un 36enne e una 31enne, hanno asportato dagli scaffali di un supermercato della zona, alcune bottiglie di alcolici nonché generi alimentari per un valore complessivo di 300 euro.

Di RaNews