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Colpo a caporalato e lavoro nero a Brindisi

DiRaNews

Ott 19, 2018

Colpo a caporalato e lavoro nero a Brindisi

Controllate 16 aziende agricole, verificata la posizione di 103 braccianti risultati regolarmente assunti; controllati 38 mezzi di trasporto uno dei quali è stato sequestrato per assenza di copertura assicurativa, elevate 17 contravvenzionati per irregolarità nei sistemi di sicurezza dei veicoli (pneumatici usurati luci non funzionanti, sistema frenante, mancata revisione); irrogate sanzioni amministrative nei riguardi di imprenditori agricoli per un importo di 16.500 euro per accertate violazioni in materia di salute, sicurezza formazione ed informazione sul luogo di lavoro. Questo è il bilancio del servizio straordinario per la prevenzione e il contrasto all’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro dei braccianti nelle campagne della provincia.

Nel prosieguo delle verifiche sulle aziende del comparto agricolo, nonché sulla posizione dei braccianti, attività iniziata già nello scorso mese di luglio dai Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, nonché  i luttuosi fatti di cronaca avvenuti nella provincia di Foggia con il decesso di 16 braccianti a seguito di sinistri stradali, hanno riportato alla ribalta il fenomeno dell’intermediazione illecita di manodopera e di sfruttamento del lavoro nelle aree rurali pugliesi. In tale ottica è scaturita l’esigenza di continuare ad intensificare l’azione di vigilanza e di controllo nelle campagne, per procedere alla capillare azione di verifica sul territorio battendo sia i principali assi stradali sia i tratturi periferici al fine di avere l’esatta percezione riguardo alla movimentazione della forza lavoro, e, per verificare lo stato e l’efficienza dei mezzi di trasporto sui quali viaggiano i braccianti. L’operazione è stata disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi e dispiegata nell’ambito delle Compagnie di Brindisi, San Vito dei Normanni, Francavilla Fontana e Fasano, nella giornata di giovedì 18 ottobre con particolare riferimento alle primissime ore del mattino con l’esecuzione di un servizio straordinario di controllo del territorio ad “alto impatto” negli orari in cui si incentra il traffico sia in entrata sia in uscita dalle aziende agricole, con mirate azioni di contrasto al fenomeno. Uno degli obiettivi perseguiti è stata la sicurezza stradale e degli automezzi utilizzati negli spostamenti in quanto costituisce elemento di grande criticità poiché fattore importante per l’incolumità dei braccianti che vengono condotti nelle campagne. Infatti, i controlli hanno riguardato il numero delle persone trasportate su ciascun mezzo, l’efficienza e la manutenzione dei veicoli, compresa la verifica della loro periodica revisione ed ancora nello specifico l’usura dei pneumatici, il funzionamento delle luci e del sistema frenante, e la copertura assicurativa.

L’attività nel suo complesso ha permesso di procedere al controllo di:

  • 16 aziende agricole;
  • 103 braccianti risultati regolarmente assunti;
  • 38 mezzi di trasporto;

sono state:

  • elevate 17 contravvenzioni al codice della strada per infrazioni connesse alla sicurezza del trasporto dei lavoratori, per un totale di 4.454,00€;
  • sequestrato un veicolo, una “Fiat Multipla”   sprovvista della necessaria copertura assicurativa  scaduta da oltre due mesi;
  • irrogate sanzioni amministrative nei riguardi di imprenditori del settore agricolo, per l’importo di 16.500€ per accertate violazioni in materia di salute, sicurezza formazione e informazione sui luoghi di lavoro relative agli obblighi che incombono sul datore di lavoro;
  • deferiti in stato di libertà 2 lavoratori extracomunitari residenti in Brindisi, che non hanno esibito documenti attestanti la regolare presenza nel territorio dello stato, di cui erano momentaneamente sprovvisti. Successivi accertamenti hanno comprovato il possesso del permesso di soggiorno in corso di validità.

Sulla scorta dei dati acquisiti sul campo, nei confronti  sia delle aziende controllate che dei braccianti, saranno effettuati presso gli uffici competenti, ulteriori approfondimenti in ordine alla regolarità delle posizioni contributive/previdenziali.

Lo sfruttamento del lavoro in genere e nelle aree rurali pugliesi in particolare è un esecrabile fenomeno che si caratterizza per le patologiche manifestazioni delle relazioni di lavoro, agevolato dalla condizione di disagio e di vulnerabilità di uno degli attori del rapporto, solitamente, ma non esclusivamente migrante ovvero proveniente da altri paesi europei soprattutto dall’est Europa. Il fenomeno ha coinvolto e colpisce anche cittadini italiani appartenenti a particolari fasce sociali che vivono in condizioni di indigenza. L’emersione di queste forme di grave sfruttamento è piuttosto ardua per la vulnerabilità e il timore delle vittime ed anche per la difficoltà di monitorare e di investigare il fenomeno. La nuova norma penale introdotta nel 1996 riguardante il fenomeno è stata calibrata non solo sul caporalato ma colpisce anche il datore di lavoro che utilizza assume o impiega manodopera reclutata anche mediante l’attività di intermediazione, sfruttando i lavoratori e approfittando del loro stato di bisogno. Si tratta di una legge alquanto articolata ed innovativa poiché ricomprende tutte le condizioni ritenute indice di sfruttamento dei lavoratori (ad es. la retribuzione palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali o territoriali di categoria, comunque sproporzionata rispetto alla quantità e qualità di lavoro prestato; la violazione della normativa relativa all’orario di lavoro, al riposo all’aspettativa, alle ferie; le violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro). È prevista altresì la confisca obbligatoria dei beni, denaro o altre utilità degli autori del reato e l’obbligo di arresto in flagranza.

 

Brindisi: ore 11.00 circa, un 22 enne originario della Guinea senza fissa dimora con un bastone in legno ha frantumato 5 lunotti posteriori di autovetture parcheggiate in via Bastioni San Giorgio nelle adiacenze di piazza Crispi, danneggiando la carrozzeria di altre due autovetture.

I Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro, con non poche difficoltà a causa dell’ostilità e della pericolosità manifestata, hanno tratto in arresto in flagranza di reato di resistenza e danneggiamento aggravato DIALLO MAMADOU, un 22enne originario della Guinea con pregiudizi di polizia, in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari scadente nell’ottobre 2019. Il giovane nella mattinata odierna senza alcun apparente motivo in via Bastioni San Giorgio, nelle adiacenze di Piazza Crispi, con un bastone di legno ha infranto i vetri di 5 autovetture danneggiando la carrozzeria di altre due. L’azione violenta e i rumori provocati hanno richiamato l’attenzione di diversi passanti e del militare di servizio alla caserma del Comando Provinciale che unitamente ad altri colleghi è riuscito a bloccare il giovane che si stava dando velocemente alla fuga verso porta Mesagne. Si ignora allo stato il movente che lo ha spinto a provocare ingenti danni alle autovetture. Sono in corso accertamenti per verificare la permanenza dell’arrestato nell’ambito di un CASS (Centro Accoglienza Straordinario per Stranieri) nell’ambito della provincia di Brindisi. L’arrestato dopo le formalità di rito è stato condotto nel carcere di Brindisi.

 

Latiano: 6 giovani del luogo, di età compresa tra i 19 e i 28 anni, denunciati per una rissa accaduta sabato 13 . Tra i partecipanti uno è stato anche denunciato per rapina impropria e un altro per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

I Carabinieri della Stazione di Latiano al termine degli accertamenti hanno deferito in stato di libertà sei giovani del luogo per il reato di rissa. I fatti sono accaduti nel pomeriggio di sabato 13 ottobre scorso nelle adiacenze del bar “Piccadilly” di Latiano, dove due fazioni ciascuna composta da tre persone si sono fronteggiate con calci e pugni. Sono tutti giovani di Latiano di un’età ricompresa tra i 23 e i 28 anni. Il movente della rissa è da ascrivere a non meglio precisate ragioni di natura sentimentale. A seguito dell’esame delle immagini degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati i Carabinieri hanno ricostruito con dovizia di particolari tutte le fasi dell’evento. Nel corso degli accadimenti consistiti nello scambio reciproco di pugni, calci e spintoni, uno dei rissanti ha perso il portafogli dal cui interno sono fuoriuscite diverse banconote, alcune delle quali sono state raccolte da uno dei soggetti della fazione opposta il quale per assicurarsene il possesso e metterle in tasca ha colpito con calci il proprietario delle stesse che si era accorto dell’azione predatoria del rivale. Pertanto il responsabile  è stato anche deferito per rapina impropria. A seguito della colluttazione uno dei partecipanti ha fatto ricorso alle cure dell’Ospedale Perrino di Brindisi abbandonando velocemente il nosocomio prima dell’emissione del referto. Un’ altro dei partecipanti è stato deferito anche per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, poiché ha tentato di occultare un martello che custodiva nell’abitacolo della vettura con la quale si era presentato sul luogo della rissa, attrezzo rinvenuto vicino ad un bidone dagli operanti e posto sotto sequestro.

 

Brindisi: evade dalla detenzione domiciliare 58enne denunciato.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno deferito in stato di libertà per il  reato di evasione dalla detenzione domiciliare, un 58enne residente a Brindisi. L’uomo a seguito di un controllo non è stato trovato nel luogo di espiazione della pena. Lo stesso era stato condannato per associazione a delinquere, furto aggravato, ricettazione e arrestato su ordine di carcerazione dovendo espiare la pena di anni 4 e mesi 7 di reclusione, dal settembre 2017 espiava la pena in regime di  detenzione domiciliare.

Di RaNews