• 24 Novembre 2024 20:11

Brindisi: truffe on-line e recupero mezzi rubati

DiRaNews

Gen 3, 2019

Brindisi: truffe on-line e recupero mezzi rubati

A Brindisi i carabinieri denunciano 48 persone per truffa on line, 3 gli arresti nell’anno 2018.

Le truffe on line, nell’ambito della fattispecie della truffa, sono tra quelle più attuali, poiché si è ormai diffuso capillarmente l’acquisto di ogni genere di prodotti sulle piattaforme telematiche nell’ambito dei siti di vendita on line. Non è infrequente incappare in trappole tese all’ignaro acquirente che, attratto dall’affare prospettato per via del prezzo accattivante, cade nel tranello ordito dal truffatore. Il modus operandi è pressoché analogo nella maggior parte dei casi verificati.

Il truffatore “posta” l’inserzione finalizzata alla vendita di un oggetto ad un prezzo appetibile, ciò induce l’acquirente a versare una parte, a volte anche consistente, della somma di denaro pattuita mediante trasferimento di valuta su carta prepagata del “truffatore” che, ricevuto il denaro, interrompe immediatamente i rapporti con l’acquirente. Vani si rivelano i successivi tentativi di quest’ultimo tesi a contattare nelle varie modalità il venditore, che si eclissa. Nell’ambito del Comando Provinciale di Brindisi nei primi cinque mesi di quest’anno sono state deferite all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà, 48 persone che hanno raggirato altrettanti cittadini, che convinti di concludere un affare sono stati depauperati della somma versata quale anticipo per l’acquisto dell’oggetto prescelto.

Ampia è la gamma dei beni messi in vendita on line che è emersa dall’attività di contrasto effettuata dai reparti dell’Arma nella provincia che comprende autovetture, motocicli, ciclomotori, macchine agricole, televisori, macchine fotografiche digitali, fotocamere, pneumatici, utensileria varia e persino un “barboncino Toy”.

Purtroppo non succede solo con gli oggetti materiali capita che molti ritengono di programmare le vacanze locando gli appartamenti nei luoghi di villeggiatura sia marina che montana, per scoprire che si tratta di immobili inesistenti. Nell’ambito dell’attività, i Carabinieri hanno arrestato anche persone su ordine di carcerazione, il primo un torrese che deve espiare 7 anni e mezzo di reclusione, per aver commesso un numero rilevante di truffe on line in varie parti del territorio nazionale; gli altri due si erano “specializzati” nella vendita on line esclusivamente di prodotti elettronici (TV di ultima generazione, macchine fotografiche digitali, cellulari, computer).

L’ultima in ordine di tempo è stata scoperta  il 27 dicembre scorso dai Carabinieri della Stazione di Oria, che a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà un 24enne e un 45enne della provincia di Messina con a carico pregiudizi specifici. I truffatori dopo aver messo in vendita una Lancia Y su una piattaforma commerciale al prezzo di 570 euro, hanno riscosso l’intera somma pattuita  mediante transazione su carta prepagata “post-pay” intestata ad uno dei truffatori, interrompendo i rapporti con l’acquirente rendendosi irreperibili. La parte offesa, una 22enne di Oria, dopo vani tentativi effettuati di contattare i truffatori, ha presentato denuncia alla locale Stazione dei Carabinieri i quali hanno  individuato i truffatori.

Il consiglio da seguire per non cadere in una truffa on line, è quello di porre sempre la necessaria attenzione e cautela negli acquisti, non facendosi fuorviare dal prezzo invitante.

 

Cellino San Marco: arrestato per detenzione  illegale di armi comuni da sparo.

I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un 62enne del luogo per detenzione illegale di armi comuni da sparo. L’uomo a seguito del decesso del padre avvenuto da oltre 6 anni, del quale era l’unico erede ha prelevato autonomamente le armi due fucili legalmente detenuti dal defunto trasferendoli nella sua abitazione. L’uomo che ha trasferito le armi dal precedente luogo di detenzione, non è titolare di alcun titolo che lo abilita alla detenzione, e le armi risultano ancora a carico del congiunto nel pregresso luogo di detenzione. I due fucili sono stati sottoposti a sequestro. Tecnicamente l’adozione dell’arresto è in questo caso un provvedimento cautelare obbligatorio, l’interessato è stato subito scarcerato e rimesso in libertà. Nella circostanza appare opportuno ribadire l’obbligo che incombe a coloro che ereditano armi  e munizioni  regolarmente denunciate  dai congiunti ormai defunti. Gli eredi che devono formalizzare ex novo  la denuncia di detenzione presso gli uffici della Stazione Carabinieri competente per territorio e nell’atto  devono indicare la località e l’indirizzo  dove le armi e il munizionamento  verranno detenuti.

 

Ceglie Messapica: dopo il ritrovamento delle 10 “vespe”  sono in corso approfonditi accertamenti finalizzati  dei  responsabili del furto.

I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica e della Compagnia di San Vito dei Normanni, stanno procedendo negli accertamenti per addivenire all’identificazione dei responsabili del furto avvenuto il 17 dicembre scorso di 10  “Vespe” da collezione, evento  avvenuto in località Chianche di Palomba in agro di Ceglie Messapica. Gli autori del furto dopo aver asportato dall’interno  del piazzale di un’azienda di San Michele Salentino  un autocarro Ford Transit,  si sono portati nell’abitazione rurale in Ceglie Messapica dove dopo aver danneggiato il cancello in ferro e tagliato la catena per accedere alla proprietà, dall’interno delle autorimesse del fabbricato rurale hanno asportato 10 vespe da collezione nonché altro materiale tra cui una motosega. L’autocarro con le vespe sul cassone,  è stato rinvenuto il  28 dicembre  nelle adiacenze della masseria “Archinuovi” di San Michele Salentino e i mezzi previo riconoscimento sono stati restituiti al legittimo proprietario.

 

Carovigno:  recuperata l’Alfa Romeo Giulietta asportata a Taranto a fine ottobre, l’auto era stata celata per essere in seguito utilizzata per la commissione di reati predatori.

I Carabinieri della Stazione di Carovigno su segnalazione di un operatore di un Istituto di vigilanza privata, che ha notato alcuni individui con a bordo di una vettura  modello Alfa Romeo aggirarsi per un “sopralluogo” nelle adiacenze di un distributore di carburanti, hanno recuperato in contrada Palco Grande nelle adiacenze del distributore, agro di Carovigno in una stradina rurale l’autovettura indicata, lì depositata dai malviventi. Probabilmente era stata collocata in quel sito in attesa di  essere ripresa per essere utilizzata per la commissione di attività delittuose ai danni del distributore ovvero su altre attività commerciali. Dagli accertamenti è risultata provento di furto commesso in Taranto il 24 ottobre 2018 e denunciata dal proprietario ai Carabinieri della Stazione di Taranto Salinella. All’interno dell’auto è stata rinvenuta una pinza, una forbice da elettricista una  radio ricetrasmittente, una cesoia  e un piccone con manico di legno, tutta attrezzatura finalizzata a commettere delitti contro il patrimonio. Sull’auto sottoposta a sequestro saranno effettuati approfonditi  accertamenti e rilievi tecnici per addivenire agli autori del reato, per poi essere riconsegnata al legittimo  proprietario.

Erchie: 24enne fermato alla guida della propria autovettura, si rifiuta di sottoporsi agli accertamenti per la verifica dell’eventuale assunzione di stupefacente, perquisito è stato trovato in possesso di 3 grammi di marijuana.

I Carabinieri della Stazione di Erchie hanno deferito in stato di libertà un operaio  28enne del luogo per rifiuto dell’accertamento finalizzato a stabilire lo stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato controllato nel corso della serata nell’ambito di un posto di controllo alla circolazione stradale, alla guida della   Fiat Bravo di proprietà. Nella circostanza si è rifiutato di sottoporsi ad accertamento riguardo all’assunzione di stupefacente ed è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. La patente di guida gli è stata ritirata e il veicolo sottoposto a sequestro ai fini della confisca. Perquisito è stato trovato in possesso di tre grammi di marijuana sottoposta a sequestro, occultati nella tasca dei pantaloni.

Per quanto riguarda il rifiuto dell’accertamento finalizzato al riscontro dello stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, la norma sanzionatoria punisce tale comportamento con sanzioni di natura penale, pena congiunta dell’arresto e dell’ammenda. All’accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata. Con la sentenza di condanna è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che non appartenga a persona estranea. La confisca è un provvedimento a carattere sanzionatorio, attraverso il quale la proprietà del bene passa nella disponibilità dello Stato.

 

Latiano: non corrisponde il sostentamento al nucleo familiare come disposto dal Tribunale, denunciato.

I Carabinieri della Stazione di Erchie a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla denuncia formalizzata dalla parte offesa, una 40enne del luogo, hanno deferito in stato di libertà un 47enne residente a Torre Santa Susanna, per violazione continuata degli obblighi di assistenza familiare. L’uomo separato dalla donna da qualche anno, non ha ottemperato al sostentamento economico del nucleo familiare composto dall’ex moglie e da due figli minori negli ultimi due anni, come disposto con specifico provvedimento dal  Tribunale di Brindisi.

 

Fasano: denunciato per furto aggravato commesso in un supermercato.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno deferito in stato di libertà per il reato di furto aggravato in un supermercato un 34enne di origini georgiane. L’uomo  all’interno di un centro commerciale della città, ha sottratto di tutta una serie di prodotti alimentari occultandoli abilmente all’interno di uno zaino. Superate le casse senza pagare il dovuto, è stata fermata dagli addetti alla vigilanza che hanno interessato una pattuglia presente in zona che ha proceduto a speditivi accertamenti, riscontrando tutta la merce non pagata, che è stata restituita al direttore del supermercato.

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