Bandiere Blu: sul podio Liguria, Campania e Puglia
Con Bisceglie, Monopoli, Nardò, Zapponeta, Isole Tremiti e Peschici la Puglia fa incetta di Bandiere Blu e sale sul podio con Liguria, Campania e Toscana. Si tratta di un riconoscimento internazionale costituito nel 1987, anno europeo dedicato all’ambiente, che viene attribuito ogni anno in 73 paesi, inizialmente solo europei, ultimamente anche non europei.
Ogni località rivierasca infatti viene valutata sulla base di diversi parametri tra i quali citiamo: la qualità delle acque, ritenuta un requisito fondamentale, infatti solo le località che presentano una buona qualità delle acque di balneazione possono inviare la propria candidatura, la depurazione delle acque reflue, la gestione dei rifiuti, il disciplinamento della corrente di traffico, i servizi erogati e la sicurezza.
Sono questi gli obiettivi che tutte le località di mare si pongono per ottenere l’ambito riconoscimento della FEE, Foundation for Environmental Education, simbolo di fama e blasone.
I 32 criteri di valutazione attribuiti da una Giuria nazionale composta dai ministeri della Transizione ecologica, delle Politiche agricole e del Turismo, comprende anche gli alberghi, l’educazione ambientale e i servizi d’utilità pubblica sanitaria.
Le spiagge a cui è stato concesso il riconoscimento salgono a quota 416, circa il 10% del valore totale, mentre gli approdi turistici ammontano a 81. Questi dati confermano un trend in ascesa rispetto ai precedenti anni, a dimostrazione del fatto che il Bel paese in termini di qualità del mare rimane “quasi” imbattibile.
Ci sono anche 15 nuovi ingressi tra i comuni toccando la cifra spaventosa di 201, +6 rispetto al 2020, mentre 9 sono quelli non confermati. Tra le new entry spiccano i nomi di Camerota in Campania, Bisceglie, Monopoli e Nardò, Zapponeta, Isole Tremiti e Peschici in Puglia, Francavilla al Mare e Pescara in Abruzzo, e per finire Campomarino, unica località a ricevere l’ambito premio per quanto riguarda il Molise.
Per il secondo anno consecutivo è la Liguria a farla da padrone, 32 infatti sono le località che possono fregiarsi del titolo, segue la Campania con 19 Bandiere Blu, terza la Toscana a 17 insieme alla Puglia.
A 16 troviamo le Marche con un nuovo ingresso, seguita dalla Calabria che tocca quota 15 con 2 ingressi e un’uscita, a seguire Sardegna con 14 e Abruzzo che sale a quota 13, facendo un grande passo in avanti.
Lazio che si attesta a quota 11, Trentino Alto Adige subito dietro a 10, affiancato dalla Sicilia che si fregia di 2 nuovi ingressi. Riconferma per il Veneto che rimane a quota 9, Emilia Romagna segue a ruota con 7 località.
La Basilicata non brilla certamente con le sue 5 località Bandiera Blu ma fanno peggio il Piemonte, che perde 3 località e scende a quota 2 affiancato dal Friuli Venezia Giulia. Chiudono la classifica Lombardia e Molise con il punteggio di 1. Perdono posizioni anche i laghi, che scendono a quota 16.
Per la Puglia si tratta di un risultato clamoroso, avere 17 località premiate con il blasonato vessillo non è una questione di fortuna. Una maggiore sostenibilità, un maggior interesse verso l’ambiente, servizi più efficienti e piste ciclabili funzionanti possono fungere da traino per un settore che in Italia vale il 13% del pil.
Il sindaco di Peschici, Franco Tavaglione in una diretta Facebook ribadisce la necessità di vaccinare tutta la popolazione isolana così com’è successo a Procida. Afferma infatti “La mia proposta, che formulerò al presidente della Regione e spero venga condivisa e sottoscritta anche dai miei colleghi sindaci del Gargano, dal Presidente del Parco Nazionale del Gargano, dal Presidente del Gal Gargano è quella di vaccinare tutta la popolazione, il nostro Gargano vive di turismo, è vero non è un’isola, è un promontorio ma comunque ci sono tutte quelle condizioni simile alle isole campane”.