A Cerignola un bosco in memoria delle vittime covid
Bandiere a mezz’asta, messe e piccole cerimonie in tutta Italia ma l’Istituto Pavoncelli di Cerignola sceglie un suo modo unico per celebrare la prima giornata della memoria delle vittime del covid, non freddi monumenti o passeggere quanto ora limitate manifestazioni, bensì la piantumazione di 42 alberi simbolo di un appreso insegnamento: il rispetto per l’ambiente e per la vita. Alla cerimonia di inaugurazione del bosco creato dai ragazzi dell’istituto agrario all’interno del plesso scolastico, col preside Pio Mirra e le esigue rappresentanze di classi, professori e presidi delle altre scuole, le vedove del prof. Enrico Specchio e dell’assistente amministrativo Gaetano Ciampolillo che proprio in quella scuola prestavano servizio, la dirigente del Dipartimento Prevenzione ASL locale Viviana Balena, il vescovo Luigi Renna, il francescano Belpiede, lo scrittore ed ex assessore provinciale Mimmo Farina che, contratto il virus ha istituito l’associazione ‘Impegno Solidale contro il Covid’ per creare una rete a sostegno di tutte le famiglie che si scontrano col coronavirus.
Gli arbusti, dati in concessione della Regione Puglia, “congiungono terra e cielo”, scrivono gli studenti sulla targa all’ingresso del bosco offerto alla cittadinanza come simbolo di speranza e sollecito a continuare a “coltivare e credere nel futuro e nella bellezza della vita anche in un momento così difficile”