• 21 Novembre 2024 9:56

Brindisi: stop alla musica ad alto volume per i locali del centro

Brindisi: stop alla musica ad alto volume per i locali del centro

In risposta a una crescente serie di denunce da parte dei cittadini, il questore di Brindisi, Gianpietro Lionetti, ha disposto la sospensione della diffusione sonora per cinque locali del centro storico.

La misura, valida per 30 giorni, punta a contrastare il fenomeno dell’inquinamento acustico e a ridurre l’impatto della movida sul benessere degli abitanti del centro, che ormai da tempo lamentano un peggioramento della qualità della vita a causa del rumore e degli schiamazzi notturni.

L’inquinamento acustico: un problema quotidiano per i residenti del centro

I controlli della Polizia di Stato, avviati dopo ripetuti esposti alla Questura, hanno evidenziato situazioni in cui il volume della musica superava i limiti stabiliti dalla normativa, creando una situazione di disagio per i residenti. In alcuni casi, i locali avevano installato all’esterno consolle per DJ set, con gruppi di avventori che si trattenevano fuori dai locali, trasformando il centro storico in un’area di intrattenimento ad alta intensità sonora, che si discosta profondamente dalla tradizione e dalla vivibilità tipica della città. Secondo quanto riportato dalla Polizia, la trasformazione di questi esercizi in spazi di spettacolo all’aperto è avvenuta senza le autorizzazioni necessarie, un’irregolarità che ha portato alla richiesta di sospensione della musica esterna.

Le ordinanze: un segnale chiaro per una movida più regolamentata

A seguito delle verifiche, il Comune di Brindisi ha emesso ordinanze restrittive per cinque esercizi commerciali, imponendo loro di sospendere la diffusione sonora esterna per 30 giorni. Per uno di questi locali, il provvedimento è stato più severo: oltre alla limitazione musicale, il locale dovrà interrompere anche l’attività di somministrazione di alimenti e bevande per sette giorni, a causa del deferimento alla Procura per il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone.

Questi provvedimenti mettono in luce l’esigenza di trovare un equilibrio tra il dinamismo della movida e il diritto al riposo dei residenti. Sebbene la vita notturna possa arricchire l’offerta culturale e turistica della città, è necessario che ogni attività rispetti regole e limiti volti a garantire la convivenza civile.

Un futuro più silenzioso per i centri urbani?

L’inquinamento acustico è ormai riconosciuto come uno dei fattori ambientali che incidono negativamente sulla salute, contribuendo a stress, disturbi del sonno e ansia. Interventi come quello della Polizia di Brindisi sono un tentativo di arginare questo fenomeno, senza però penalizzare del tutto l’economia legata al divertimento serale. L’obiettivo è ridurre il volume eccessivo per salvaguardare il benessere degli abitanti e preservare la vivibilità del centro storico.

La Polizia di Stato ha confermato che i controlli continueranno nei prossimi mesi, per assicurarsi che le regole siano rispettate e che il centro città rimanga uno spazio dove tutti possano convivere serenamente.

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Di RaNews