San Severo sotto shock: uccisa dall’ex marito in un parcheggio
La vita di Celeste Palmieri, 56 anni e madre di cinque figli, è stata brutalmente spezzata ieri mattina, in un contesto che sembrava quello di una normale giornata. Nel parcheggio dell’Eurospin di via Gaetano Salvemini, Celeste è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco esplosi dall’ex marito, Mario Furio, che poi si è tolto la vita subito dopo l’agguato.
Un amore malato che ha portato alla tragedia
Celeste aveva già denunciato Furio per stalking e maltrattamenti, intraprendendo il coraggioso percorso di allontanamento dalle violenze. Era in fase di separazione, e Furio era stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento con l’uso di un braccialetto elettronico. Tuttavia, questo non è bastato a proteggerla. Ieri, Mario Furio si è recato nel parcheggio del supermercato e ha atteso Celeste, cogliendola di sorpresa. Dopo averle sparato, ha posto fine anche alla propria vita, gettando la città in uno stato di shock e rabbia
Una tragedia che poteva essere evitata
Le domande su come sia stato possibile che Furio abbia eluso i controlli sono al centro delle polemiche. Telefono Donna, associazione che si occupa di supporto alle vittime di violenza, ha rilasciato una dichiarazione forte, affermando che “la giustizia ha fallito”. Il braccialetto elettronico non avrebbe funzionato correttamente, e i segnali di allarme non sono stati tempestivamente gestiti
Una comunità in lutto e in rivolta
Il sindaco di San Severo, Lidya Colangelo, ha dichiarato il lutto cittadino per il giorno dei funerali di Celeste e ha annunciato una fiaccolata in sua memoria. La città vuole ricordarla come una donna coraggiosa, che ha lottato fino all’ultimo contro la violenza, ma anche chiedere giustizia per evitare che tragedie simili si ripetano. La fiaccolata non sarà solo un momento di commemorazione, ma anche un grido collettivo per dire basta alla violenza contro le donne