Vescovo: “A Cerignola anche adulti sniffano”
“Pasqua o cocaina?”. In vista delle celebrazioni pasquali, Mons. Fabio Ciollaro, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, esorta alla riflessione sulla droga nella città prendendo una dura posizione contro lo spaccio e il consumo di droga nella città ofantina e sottolineando come il problema riguardi non solo i giovani ma anche gli adulti, i cosiddetti “grandi”.
“La Pasqua è alle porte, ma non bisogna mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi”, afferma il vescovo. L’attenzione di Mons. Ciollaro è stata richiamata dai recenti blitz e arresti nella città, che hanno messo in evidenza come un numero preoccupante di cerignolani stia vivendo male, con il traffico di droga che prospera tra le attività criminali locali.
Il vescovo sottolinea come lo spaccio di droga abbia numerosi clienti nella città e come il problema non riguardi solo i giovani, come si potrebbe erroneamente pensare per scaricare su di loro il problema. “Ci sono invece anche i ‘grandi’ e sono di più di quello che ci aspetteremmo. Il consumo di stupefacenti è diffuso anche tra gli adulti”, afferma Mons. Ciollaro.
Il vescovo invita a riflettere sulle ragioni per cui anche gli adulti fanno uso di cocaina, marijuana e hashish, sottolineando come queste sostanze, anche se non dannose alla salute fisica, arrechino comunque danno alla salute psicologica e spirituale, indebolendo o alterando le nostre facoltà più propriamente umane.
“La fede, quando è autentica, non è ‘oppio’, ma forza inesauribile”, afferma il vescovo, invitando i fedeli a scegliere tra la cocaina e la Pasqua. Pasqua, infatti, è simbolo di speranza e rinascita, di forze del male che alla fine non prevarranno e di luce in fondo al tunnel.
Mons. Ciollaro conclude invitando tutti a celebrare con gioia i sacramenti pasquali, a confessarsi e riconoscere sinceramente le proprie debolezze, ricordando che “cadere è umano, ma, se lo vogliamo, il Signore è pronto a risollevarci. La bandiera di Cristo Risorto è speranza per tutti!”.