Incendio Gargano: spunta l’ipotesi criminalità
Ci sarebbe la mano della criminalità dietro il devastante incendio che ha colpito le zone garganiche di Ischitella e Vico del Gargano nei giorni scorsi. Stando alle prime ipotesi, il rogo dovrebbe essere di origine dolosa.
Sarebbe di origine dolosa, come qualcuno aveva previsto, il rogo che ha letteralmente sfigurato numerose aree del Gargano, nei territori tra Ischitella e Vico.
Le fiamme, alzatesi come muri, hanno distrutto 500 ettari di vegetazione, creando un danno incalcolabile e non quantificabile alla vegetazione circostante.
Come ha affermato la Coldiretti regionale, serviranno 15 anni per recuperare le aree boschive interessate dall’incendio.
Il rogo sarebbe stato appiccato sfruttando le alte temperature di martedì nonché il vento favorevole, che ha agito da propulsore.
Le fiamme, che sono state spente in un giorno, hanno reso il paesaggio circostante spettrale. Sarà compito dei carabinieri forestali individuare il colpevole/i.
Numerosi esponenti della politica locale e non, si sono espressi favorevoli a un miglioramento del sistema di prevenzione di quelle zone, abbandonate a sé stesse dopo anni di incuria e negligenza.
Intanto, anche il sindaco di Vico del Gargano, ha espresso il suo giudizio sulla tragedia: “mi auguro che col contributo di tutti si possano individuare i colpevoli di questo scempio e la magistratura possa fare giustizia.
Chi appicca un incendio è un criminale della peggior specie, un potenziale stragista senza scrupoli, un essere umano che ha perso dignità e umanità. In ogni caso, è stato inferto un colpo durissimo al nostro territorio”.