Manfredonia: Riccardi e Zingariello pronti alle elezioni
Secondo grado di giudizio che incombe per Angelo Riccardi e Salvatore Zingariello, rispettivamente ex primo cittadino e vicesindaco di Manfredonia, Comune sciolto per mafia nel 2019. Per il Tribunale di Foggia i due risultano incandidabili. La Corte d’Appello di Bari si pronuncerà sui ricorsi presentati dai due politici.
Secondo grado di giudizio vicino per i due politici coinvolti nel processo che ha portato allo scioglimento del Comune di Manfredonia nel 2019.
Sarà giudicato anche Antonio Conoscitore, ex consigliere comunale, per il quale è stata rigettata l’istanza di incandidabilità ma la Prefettura ha presentato il ricorso.
Salvatore Zingariello finì nell’occhio del ciclone per l’amicizia con Giovanni Caterino, ritenuto membro del potente clan Li Bergolis-Miucci e accusato di quadruplice omicidio premeditato aggravato dal metodo mafioso e porto e detenzione di armi in concorso nonché basista della strage di San Marco in Lamis nella quale persero la vita oltre al boss di Manfredonia Mario Luciano Romito, il cognato di quest’ultimo Matteo de Palma e due incensurati, Aurelio Luciani e Luigi Luciani, colpevoli di aver assistito alla scena e quindi potenziali testimoni.
La strage scosse l’opinione pubblica nazionale, accendendo la luce su un fenomeno prima di allora poco considerato, quello della mafia garganica.
Dalle indagini emerse che Zingariello prese parte a feste, viaggi nonché partite di calcio proprio in compagnia di Caterino.
La Prefettura di Foggia nel 2019 sciolse per mafia il Comune sipontino provandone il disastro amministrativo e contabile.
L’ex sindaco e il vicesindaco, fuori dai giochi da un paio d’anni, cercheranno di ribaltare la sentenza, non sarà facile ma le elezioni d’autunno potrebbero veder il ritorno di Zingariello e Riccardi.
Il primo dovrebbe candidarsi con la lista ‘Con’ (Valente probabile candidata), il secondo con il partito ‘Progetto Popolare’ di Schiavone.
A volte ritornano, come recita il titolo di una raccolta racconti di Stephen King.
I tempi sono cambiati, anche se la storia sembra ripetersi.