Superenalotto, a Foggia vinti 84mila euro
E’ di 83.924.89 euro la puntata vincente ottenuta con un bel “5” in un punto vendita a Foggia. Si tratta dell’esercizio Sisal “Cafè de Paris” in viale Ofanto, 123.
Una vincita di quelle che fanno rizzare la pelle, un simile risultato mancava a Foggia da troppi anni. La combinazione vincente ha avuto come numeri fortunati il 15, 36, 49, 59, 60, 62, il Jolly è stato il 77, Superstar 20.
Il “6” manca da quasi un anno, l’ultimo infatti fu centrato il 7 luglio del 2020 in quel di Sassari e la vincita ammontò a oltre 59 milioni di euro. Dalla comparsa del SuperEnalotto sono state 124 le puntate che hanno centrato il fatidico “6”. Resta dunque l’amaro in bocca per il fortunato che si deve ‘accontentare’ solo di uno strepitoso ‘5’.
Vedremo cosa succederà martedì, il jackpot sale a 153.8 milioni di euro. Alla città di Foggia si affiancano anche quelle di Battipaglia (Salerno) e San Gavino Monreale (Sud Sardegna), baciate anch’esse dalla fortuna.
A San Gavino Monreale è stato centrato un bellissimo “5”, la somma è analoga a quella vinta nel capoluogo dauno, 83.924.89 euro, stessa cosa avvenuta a Battipaglia, più precisamente sulla strada statale 18 Taverna Maratea, anche qui centrato il “5” e assegnati 83.924.89 euro.
Cifre astronomiche per un gioco, quello del SuperEnalotto che non conosce crisi. Se è vero che per alcuni resta un divertimento occasionale, sporadico, è altrettanto vero che per molti diventa una propria dipendenza suffragata da dati reali e spaventosi.
Una ricerca epidemiologica ad esempio che prende come riferimento gli anni che vanno dal 2016 al 2019 eseguita nell’ambito dell’Accordo Scientifico tra ADM e ISS ha dimostrato come ad esempio la problematica del gioco d’azzardo riguardi soprattutto il sud (4,4% contro il 3% di media nazionale), primo in assoluto seguito solo dalle isole (3% perfettamente conforme agli standard nazionali).
E’ stato inoltre visto che a giocare sono prevalentemente i 17enni, seguiti dai 16enni, e che i maschi sono in prevalenza rispetto alle donne. Nella popolazione adulta la percentuale più preoccupante si riscontra nella popolazione che va dai 50 ai 64 anni, costoro infatti rappresentano i cosiddetti “giocatori problematici”.
A giocare di più sono i ragazzi che provengono da istituti tecnici (37,5%) seguiti da quelli degli istituti professionali (28,2%).
Dati che non devono essere sottovalutati ma attenzionati, il “Disturbo da Gioco d’Azzardo” esiste e può avere delle ripercussioni negative sulla vita di coloro che ne sono affetti. Sperpero di denaro, dipendenza spasmodica verso il gioco, agitazione, irrequietezza, comportamenti antisociali accompagnati da un senso di noia totale, sono solo alcune delle macchie che caratterizzano il gioco d’azzardo.
L’attenzione in questi casi è d’obbligo, il rischio di farsi prendere la mano è elevatissimo.