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Cambio di colore: la Puglia diventa gialla

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Mag 8, 2021

Cambio di colore: la Puglia diventa gialla

Era nell’aria, la notizia che tanti aspettavano è arrivata: da lunedì la Puglia cambia colore e diventa gialla. Questo non deve far pensare ad un “liberi tutti” hanno affermato l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco e il sindaco di Bari Antonio Decaro.

“L’attenzione deve rimanere elevata, il rischio di precipitare nuovamente nella situazione precedente è elevatissimo, le temperature aumentano e le persone hanno voglia di uscire” chiosa il sindaco barese Antonio Decaro.

In effetti per alcuni il passaggio in zona gialla potrebbe diventare una strada spianata, libera per agire indisturbati. Non è così, le restrizioni anche se minori, permangono. Il coprifuoco, ad esempio, rimane alle 22, le mascherine restano l’unico rimedio al momento insieme alla campagna vaccinale per limitare il virus.

I dati di ieri contano 870 contagi e 20 morti da covid-19 in Puglia. Nuovi casi leggermente in calo a fronte però di un numero di tamponi minore. Scende anche il numero dei decessi insieme a quello dei ricoverati. Il numero dei guariti segna un trend positivo.

I decessi in Puglia, dall’inizio del virus sono 6.057. Dati che fanno venire la pelle d’oca, considerando che il numero dei decessi è più alto della popolazione di Stornara, ad esempio.

Tornando al discorso zona gialla, scopriamo insieme cosa cambia rispetto alla zona arancione. Innanzitutto nei territori nei quali sarà presente la zona gialla sono consentiti i seguenti spostamenti:

– senza alcun vincolo di orario, su tutto il territorio nazionale, ovviamente lo spostamento deve avvenire per comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute

– dalle 5 alle 22, verso località della zona bianca o gialla, senza dare spiegazioni

– è sempre concesso il ritorno nella propria residenza, domicilio o abitazione.

– Chi si trova inoltre in zona gialla potrà far visita a parenti e amici, dalle 5 alle 22, per un massimo di 4 persone che a loro volta possono portare con sé i figli minorenni, le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi in tutte le località di colore giallo o bianco.

– Nei giorni festivi e prefestivi sono chiuse le attività commerciali site all’interno dei centri commerciali e dei mercati, tranne farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie, tintorie, esercizi di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Le attività ovviamente devono far rispettare la distanza interpersonale di 1 metro e permettere che gli ingressi siano contingentati per evitare assembramenti. Le attività all’aperto devono adeguarsi allo stesso modo ai protocolli vigenti, garantendo dunque che si rispetti la distanza di 1 metro al di fuori del locale, che venga igienizzato e pulito il locale almeno due volte al giorno oltre alla garanzia di aereazione naturale e ricambio d’aria.

Non è consentito il consumo di bevande e cibi all’interno dei locali. Dalle 5 alle 22 è ammessa la vendita per l’asporto di cibi e bevande. E’ consentito il consumo al tavolo esclusivamente all’aperto nei bar e nei ristoranti.

– è concesso lo svolgimento di attività sportiva all’aperto, anche di squadra o di contatto come ad esempio il calcetto. L’uso degli spogliatoi in questo caso rimane vietato.

– sono aperti teatri, cinema e live club, ovviamente con le limitazioni del caso. La capienza prevista non può superare il 50% di quella massima concordata, il numero di spettatori dovrà rispettivamente essere massimo di 1000 per gli spettacoli all’aperto, 500 per quelli al chiuso.

– dalle 5 alle 22, su tutto il territorio nazionale, solo se la persona che si sposta è dotata di un “Green Pass” o certificazione verde Covid19.

Cosa s’intende con “Green Pass”?

Trattasi di un certificato cartaceo o digitale che ci si assicura solo in 3 casi: vaccinazione completa con uno dei vaccini riconosciuti dall’AIFA: 2 dosi per Pfizer, Vaxzevria(ex Astrazeneca) e Moderna, 1 dose per Johnson&Johnsoncertificato di guarigione dal virus (combacia con la data di fine isolamento) o tampone negativo attraverso un test molecolare o antigenico rapido, effettuato 48h prima dello spostamento.

La responsabilità in questi casi è d’obbligo, se così non fosse la permanenza in zona gialla potrebbe svanire prima del previsto.

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