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Covid, variante indiana spaventa l’Italia

DiRaNews

Apr 28, 2021

Covid, variante indiana spaventa l’Italia

Tutti preoccupati per la variante indiana, che sta compiendo una vera e propria ecatombe nell’ex colonia britannica. Una cosa è certa, la battaglia contro il covid19 e le relative varianti non sarà di breve durata.

Numerose sono infatti le varianti che stanno affliggendo il mondo intero. La brasiliana, che ha mietuto numerose vittime soprattutto nel Sudamerica, a causa di una contagiosità maggiore rispetto alla precedente e una virulenza impetuosa, è stata isolata proprio ieri in Puglia grazie all’aiuto dello Zooprofilattico, centro di riferimento per le regioni di Puglia e Basilicata.

La variante inglese, che come abbiamo visto in questi mesi è stata in grado di moltiplicare i contagi, portando al collasso gli ospedali, a causa delle numerose alterazioni a livello genetico che la caratterizzano, è ancora quella predominante.

Quella sudafricana, individuata ad ottobre, anche questa tenuta sotto controllo a causa della maggiore trasmissibilità (circa 50% in più delle precedenti varianti circolanti in Sud Africa), fa ancora paura

E, per ultima, non in termini di importanza, quella che sta allarmando la comunità scientifica, proprio perché nuova, la variante indiana. È stata scoperta ad ottobre nello stato di Maharashtra, mostra due mutazioni, chiamate E484Q e L425R, e nell’ultimo periodo si è propagata anche nel Regno Unito (che però può contare su una campagna di vaccinazione condotta in maniera ottimale), in Belgio, Germania e Svizzera.

Dobbiamo preoccuparci, o risulterà solo un fuoco di paglia?

Intanto il ministro della Salute, non ne vuole sapere di abbassare la guardia.

Ha firmato infatti in questa direzione, una nuova ordinanza nella quale spiega che è vietato l’ingresso in Italia a chi è stato negli ultimi 14 giorni in India.
Chi è residente in Italia deve sottoporsi obbligatoriamente al tampone prima di partire, e una volta rientrato, rispettare la quarantena.
Chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già in Italia, è tenuto a sottoporsi al tampone mettendosi in contatto con i dipartimenti di prevenzione.

Anche l’OMS monitora quotidianamente l’evolversi della situazione

L’India e in particolare lo stato del Maharashtra, stanno vivendo una crisi senza precedenti, affermano gli esperti, si pensa infatti che il 60% di tutte le infezioni riscontrate in quella porzione di territorio siano riconducibili alla variante denominata B.1.617.

Difficile al momento dare un responso certo, i pareri degli scienziati risultano, infatti, ancora divergenti.

D’altro canto, bisogna asserire che il lassismo con il quale lo stato indiano si è approcciato al virus non ha aiutato a dipanare la situazione.
Fermo restando che l’arma più potente sono i vaccini, bisognerà però, capire quanto saranno efficaci e contro quali varianti.

Sperando che la situazione migliori su tutta la penisola, il consiglio è sempre lo stesso, “non abbassare la guardia”

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