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Infiltrazioni mafiose, a Cerignola post e sit-in

DiRaNews

Ott 11, 2019

Infiltrazioni mafiose, a Cerignola post e sit-in

“A seguito di accertati condizionamenti da parte di locali organizzazioni criminali il consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento per 18 mesi del Consiglio comunale di Cerignola e l’affidamento dell’amministrazione a una commissione straordinaria”.

Dopo Manfredonia, cade con disonore l’amministrazione comunale di Cerignola sarà il sindaco Franco Metta ora a rispondere dell’accusa di infiltrazioni mafiose.
E, intanto che “così percorsa, attonita la terra al nunzio sta” dal mondo della politica locale giungono i primi commenti a mezzo social.

Mentre Metta non dichiara la resa e incalza: “le persone disoneste non credono all’onestà” il Pd organizza un sit-in davanti a Palazzo di Città annunciato dal consigliere comunale Tommaso Sgarro che su Facebook scrive: “La pagina più buia nella storia della nostra città, ma sicuramente non inaspettata. Che qualcosa non andasse lo abbiamo denunciato da subito, in solitaria. Ci aspettiamo mesi difficili”.

Con lui la madrina del partito democratico Elena Gentile: “E’ un dolore grande per una comunità che ha nobili radici politiche. Un danno d’immagine oltre che per il futuro di una città di 60.000 abitanti. Sono amareggiata. Tutti sanno che avrei voluto battere l’attuale ormai ex sindaco con il consenso dei miei concittadini anche se sono stata bersaglio privilegiato di accuse anche al limite della calunnia. Si apre una nuova pagina per Cerignola. Andremo al voto tra 18 mesi. Ci sarà tanto da fare ma come sempre l’impegno sarà massimo”.

E, mentre il vicesindaco Rino Pezzano parla per sé: “Coscienza pulita, come sempre. Ho servito la città con tutto me stesso. Grazie Cerignola”, c’è chi spezza una freccia in favore di Metta. Marco Trombetta, candidato al Consiglio Regionale della Puglia per la Lega: “Oggi Cerignola è frastornata. Veniamo feriti in 60.000 da un provvedimento così duro. Questa la sensazione che respiro in città. Una comunità operosa che deve essere riconosciuta per altri meriti e non per quest’ultimo accadimento. La più produttiva della Capitanata. Eccellenza nel mondo in Agricoltura e Agroindustria. Nessuno quindi si permetta di generalizzare gli eventi. Colpirebbe ancora di più i Cerignolani. Nel merito delle scelte fatte dal Consiglio dei ministri non entro perché l’integrità dello Stato non può essere rimessa al giudizio del singolo. Su Franco Metta però voglio dire qualcosa. In questi ultimi anni Cerignola ha assunto un volto diverso rispetto ad un passato immobile. La città ha iniziato a far intravedere una conformazione estetica più dinamica, più gradevole. Abbiamo quasi centrato la C nel calcio. Tutte azioni che i Cerignolani hanno sicuramente apprezzato. E se lo dico è perché sento le voci per strada”.

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