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Caporalato, truffe, furti e droga nel brindisino

DiRaNews

Lug 7, 2019

Caporalato, truffe, furti e droga nel brindisino

A Tuturano convalidati dal GIP del Tribunale di Brindisi gli arresti operati dai Carabinieri del titolare di un’azienda agricola operante a Tuturano e di un intermediario “caporale”, per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Il GIP del Tribunale di Brindisi, sulla scorta del quadro probatorio che si è delineato, ha convalidato l’arresto dei due indagati. Il De Leo poiché ha reclutato manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi, in particolare nell’azienda agricola di Zinzeri Michele, in condizioni di sfruttamento giacché il corrispettivo orario pattuito era di soli 5 € per ora e non quello pari ad 8,64 €, previsto dal contratto collettivo nazionale di Lavoro. Nonché, erano state violate le norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro durante le operazioni di piantumazione dei meloni e non vi era stata sottoposizione a visita medica dei lavoratori che non erano stati dotati di idonee calzature in gomma e degli altri indumenti previsti per la prevenzione degli infortuni, approfittando dello stato di bisogno. Per quanto riguarda l’imprenditore agricolo Zinzeri,in qualità di titolare dell’impresa, ha assunto e impiegato manodopera anche mediante l’attività di intermediazione posta in essere dal De Leo,sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento.

I fatti si sono verificati nella contrada Trullo della frazione di Tuturano, dove nell’ambito di uno specifico servizio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo con il supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brindisi, al fine di contrastare il fenomeno dell’intermediazione illecita di manodopera e lo sfruttamento del lavoro, avevano tratto in arresto in flagranza di reato ZinzeriMichele 42enne di San Pietro Vernotico, titolare di un’azienda agricola e De Leo Domenico 50enne intermediario “caporale” di Tuturano.

I reati contestati ad entrambi sono il concorso nell’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, mentre all’imprenditore sono state contestate anche alcune violazioni relative al testo unico salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nello specifico, i Carabinieri, in un ampio appezzamento di terreno adibito in parte a coltura di meloni, avevano notato la presenza di 6 braccianti di etnia africana intenti ad effettuare operazioni di piantumazione. I braccianti non erano provvisti di idonee calzature e dei relativi indumenti previsti per la prevenzione degli infortuni. Mentre i militari operanti erano intenti a identificare e ascoltare i sei lavoratori extracomunitari, giungevano sul posto i due indagati, i quali con arroganza chiedevano il motivo del controllo e con atteggiamento invasivo si avvicinavano per poter ascoltare quanto stavano dichiarando i lavoratori ai Carabinieri, spingendosi sino a provare a leggere le dichiarazioni. Nel contempo, rivolgevano tutta una serie di sguardi in direzione dei lavoratori per intimidirli e condizionarli. Dal racconto dei 6 lavoratori avvenuto anche con l’ausilio di due interpreti, è emerso che tutti i presenti al momento del controllo erano stati occupati “in nero”.

Nella circostanza, uno dei sei lavoratori è risultato privo di regolare permesso di soggiorno poiché scaduto, nonché in evidente stato di bisogno in quanto privo di qualsiasi mezzo di sostentamento; lo stesso si era recato in quella mattinata nei dintorni dei terreni oggetto di controllo per cercare lavoro e lì aveva incontrato il “caporale” che lo aveva reclutato.
Il Magistrato nel convalidare l’arresto degli indagati, ha disposto a loro carico la misura coercitiva degli arresti domiciliari.

 

Carovigno. Condannato a 4 anni, 9 mesi e 14 giorni per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento, attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, falsa testimonianza, ricettazione, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Carovigno hanno eseguito un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e contestuale ordine di esecuzione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di Nicolosi Sebastiano, 37enne originario della provincia di Catania. L’uomo deve espiare la pena di 4 anni, 9 mesi e 14 giorni di reclusione per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, falsa testimonianza, ricettazione e attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, fatti commessi in Carovigno, Mesagne e Ostuni, in un arco temporale che va dal 2009 al 2013. L’arrestato al termine delle formalità di rito è stato associato nella Casa Circondariale di Brindisi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

Brindisi e Tuturano: nel contesto dell’esecuzione delle ordinanze, denunciati 2 degli indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel contesto dell’esecuzione delle ordinanze eseguite all’alba di ieri, che hanno portato  all’arresto di 10 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della recidiva, nonché del reato di ricettazione, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, in seguito alle attività di perquisizione eseguite con l’ausilio delle unità dei Nucleo Cinofili di Modugno (BA) e Tito (PZ), hanno anche deferito in stato di libertà, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti:

–   un 28enne di Tuturano, poiché nella sua autovettura, all’interno del bracciolo presente tra i due sedili anteriori, i militari hanno rinvenuto un pacchetto di sigarette contenente una cipolletta di marijuana (con estremità termosaldata), del peso di 5 grammi;

–   un 40enne di Brindisi, trovato in possesso, all’interno della sua abitazione, di 0,94 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e vario materiale utile per il confezionamento, celati in un armadio nella camera da letto, nonché 450 euro in contanti, provento dell’attività illecita, e un coltello intriso di sostanza stupefacente, rinvenuti nella cucina.

Lo stupefacente e i materiali rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

 

Brindisi: ruba un’autovettura nel parcheggio del centro commerciale, individuato e arrestato dai Carabinieri.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Brindisi hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Ostuni Marco, 28enne del luogo, per furto aggravato. L’uomo, nel pomeriggio di ieri, nell’area di parcheggio del centro commerciale Le Colonne, ha asportato un’autovettura Fiat 500 di proprietà di una 33enne di Manduria (TA). Le indagini immediatamente avviate e la disamina delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza hanno consentito, nel giro di poco tempo, di individuare l’autore del furto in Ostuni Marco. I militari, hanno rinvenuto il veicolo asportato in un’area condominiale adiacente l’abitazione del 28enne. La conseguente perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire, nella sua disponibilità, un cacciavite e una chiave passepartout, utilizzati per il furto, sottoposti a sequestro. L’autovettura rinvenuta è stata restituita alla proprietaria. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’Ostuni è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

 

Erchie: ruba l’energia elettrica nell’abitazione edificata abusivamente, arrestato. Denunciato anche per detenzione illegale di munizionamento e abusivismo edilizio.

I Carabinieri della Stazione di Erchie, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto un 36enne bracciante del luogo, per furto aggravato di energia elettrica. I Carabinieri, nel corso di un controllo effettuato presso la sua abitazione, con il personale dell’Enel, hanno accertato il furto di energia elettrica, per un arco temporale 2014–2019, ottenuto mediante l’installazione di un by-pass al contatore, per un danno complessivo ammontante a circa 9.000,00 €. Nello stesso contesto, l’uomo è stato deferito in stato di libertà, per:

–   detenzione illegale di munizionamento, poiché a seguito di perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di quattro cartucce cal. 7,65 marca “Gevelot”, senza averne titolo;

–   abusivismo edilizio, per aver realizzato l’abitazione di residenza, di 121 mq, con veranda di 38,5 mq e garage di 15 mq, senza alcun permesso di costruire.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, al termine delle formalità di rito, il 36enne è stato rimesso in libertà.

 

Villa Castelli: simulano 2 sinistri stradali e chiedono il risarcimento all’assicurazione, denunciate 3 persone.

I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, al termine di attività di indagine scaturita dalla querela presentata dal legale di una compagnia assicurativa con sede a Roma, hanno deferito in stato di libertà, per il reato di fraudolento danneggiamento di beni assicurati tre persone. Si tratta di una 69enne e di un 59enne entrambi residenti ad Aversa (CE) e di un 40enne di origine ucraina residente a Lusciano (CE). Dalle verifiche effettuate dall’Arma, è emerso che i tre indagati hanno simulato due sinistri stradali a Trentola Ducenta (CE) il 21 aprile 2017 e a Giuliano in Campania (NA) il 18 maggio 2017, per i quali sono stati richiesti risarcimenti alla compagnia assicurativa.

 

Latiano: aggredisce un pensionato per futili motivi, denunciato per lesioni personali.

I Carabinieri della Stazione di Latiano, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà, per lesioni personali, un operaio 49enne del luogo. In particolare, lo scorso 1° luglio, in una via del centro, l’uomo ha aggredito con pugni in volto un pensionato del luogo, a seguito di un diverbio scaturito per futili motivi, procurandogli lesioni personali guaribili in 10 giorni.

 

Violazioni relative alla normativa sugli stupefacenti, segnalate alla Prefettura due persone.

In merito all’attività di contrasto all’assunzione di sostanze stupefacenti, sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa:

a Torre Canne di Fasano:

–   una 42enne musicista di Bari, trovata in possesso, a seguito di perquisizione personale, di 1,1 grammi di marijuana, celati nella borsetta;

a Pezze di Greco:

–   un 21enne cameriere di Fasano, controllato a piedi e trovato in possesso di 1,3 grammi di hashish e 1,7 grammi di marijuana, nascosti nelle tasche dei pantaloni.

Lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

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