Metta: “Noe chiede data di attivazione Impianto di T.M.B”
Alla comunicazione del N.O.E il presidente del Consorzio Igiene Ambientale chiede per l’ennesima volta un provvedimento urgente extra ordinem ex art. 191 TUA, da parte degli Organismi Istituzionali preposti, che consenta il soddisfacimento delle necessità rappresentate.
Il Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico di Bari, il 1° ottobre, ha inviato al presidente del Consorzio di Igiene Ambientale Bacino FG/4, al commissario regionale per il Sistema Impiantistico dei Rifiuti in Puglia, Gianfranco Grandaliano, e alla Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia, una comunicazione urgente in riferimento al procedimento penale 2905/16 RGNR Mod. 21 – Impianto di T.M.B. di c.da Cafiero a Cerignola. La comunicazione riguarda l’ultimazione di tutti i lavori di adeguamento dell’impianto di T.M.B. alla data 12 settembre 2018 ed esplicitamente i N.O.E. chiedono di conoscere l’eventuale data di attivazione dell’impianto “premesso che il prolungato fermo della struttura comporterebbe un aggravio dei costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani a discapito dei Comuni facenti parte del Consorzio e potrebbe altresì essere destinatario, date le circostanze, di atti di vandalismo che andrebbero a comprometterne l’attivazione”.
Il sindaco di Cerignola, Franco Metta, in qualità di presidente del Consorzio di Igiene Ambientale Bacino FG/4, ha urgentemente risposto alla comunicazione in data 02 ottobre.
“In data 12 settembre 2018 il direttore dei lavori di adeguamento dell’impianto di T.M.B. di Cerignola ha proceduto a verificare l’ultimazione dei lavori redigendo l’apposito verbale – dichiara il sindaco –. Successivamente, in data 20 settembre, lo stesso direttore dei lavori ha richiesto l’esecuzione delle ‘prove a caldo’, ovvero le prove di lavorazione dei rifiuti, per verificare la funzionalità e l’efficienza dell’opera realizzata. Tali prove non sono mai state effettuate perché dal 12 settembre, per volontà della Regione Puglia, nessun rifiuto è più pervenuto.
Queste le ragioni che spinsero il Consorzio di Igiene Ambientale a richiedere alla Regione Puglia, in data 17 settembre, un’ordinanza extra ordinem per l’immediata attivazione dell’impiantistica e, nelle more, il rilascio di provvedimenti autorizzativi ordinari. Richiesta ribadita al Commissario ad acta, Gianfranco Grandaliano, alla presenza del rappresentante di ASECO Spa, nel corso della riunione convocata nella sede dell’AGER tenutasi il 26 settembre.
Ritengo necessario ed improcrastinabile il provvedimento extra ordinem per l’affidamento di gestione dell’impianto di T.M.B. ad ASECO s.p.a perché i Comuni del Consorzio sostengono un aggravio degli oneri economici per lo smaltimento rifiuti di complessivi 4 milioni e 100 mila euro (per il solo Comune di Cerignola di 1 milione e 700 mila euro), perché potrebbero verificarsi atti di vandalismo, visto lo stato di fermo dell’impianto di T.M.B., che andrebbero a comprometterne l’attivazione dello stesso, perché occorre consentire alla ASECO s.p.a. di ottenere il previsto rimborso degli investimenti effettuati per l’adeguamento dell’impianto, esattamente come previsto del Decreto n. 24 del 16 Aprile 2018 del Commissario Ad Acta dell’AGER.
Alla puntuale e precisa comunicazione del N.O.E., nella qualità di presidente del Consorzio di Igiene Ambientale Bacino FG/4, oltre che sindaco di Cerignola, richiedo per l’ennesima volta un provvedimento urgente extra ordinem ex art. 191 TUA, da parte degli Organismi Istituzionali preposti, che consenta il soddisfacimento delle necessità rappresentate” conclude Metta.